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DIECI SUGGERIMENTI (MENO UNO) PER L’OSPITALITA’ ITALIANA.
1. Al fine dello sviluppo equilibrato e sostenibile del turismo, i Comuni che optano per lo zero consumo del territorio, favorendo la sostituzione (edilizia) del patrimonio immobiliare obsoleto, potranno accedere a misure straordinarie per la pianificazione strategica dell’ospitalità.
2. Combattere l’evasione fiscale prelevando da ogni transazione avvenuta sulle piattaforme web (sostituto di imposta): (i) la tassa di soggiorno (se dovuta); (ii) la cedolare secca per le locazioni turistiche di stanze e appartamenti (vigente, da perfezionare); (iii) una flat tax sostitutiva delle imposte dirette che attualmente gli operatori digitali eludono.
3. Incentivare fiscalmente: (i) la separazione della gestione alberghiera dalla proprietà dell’immobile; (ii) ogni nascente forma ecosostenibile di ospitalità popup purché temporanea e removibile; (iii) chi intende gestire attività turistiche derivate da processi di trasformazione e sviluppo urbano.
4. Completare la trasformazione di Enit in holding di partecipazione e investimento attraverso l’ingresso nel capitale sociale di Cassa Depositi e Prestiti.
5. Dotarsi di una Compagnia Ferroviaria Turistica Nazionale capace di offrire servizi di mobilità integrata con il sistema di trasporto aereo, ferroviario e navale.
6. Affidare ai Carabinieri ulteriori funzioni ispettive e repressive a tutela dell’ambiente e del paesaggio.
7. Procedere alla riforma delle concessioni demaniali secondo i seguenti principi: (i) selezionare il concessionario in base alla qualità del servizio turistico; (ii) regolare la durata delle concessioni commisurandola agli investimenti.
8. Realizzare, di concerto con le Regioni, il sistema integrato nazionale di rilevamento e analisi dei dati (Big Data) e dei flussi turistici (Osservatorio Nazionale del Turismo).
9. Promuovere lo sviluppo di corsi di laurea e centri di alta formazione per far crescere la cultura, la professionalità e la qualità dell’Ospitalità Italiana.