CREDITO DI IMPOSTA PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE IMPRESE TURISTICHE RICETTIVE. UNA PROPOSTA A FAVORE DELL’ECONOMIA TURISTICA E DIGITALE ITALIANA.

GHNET LUGLIO 2013

Come fare per permettere alle PMI della più grande industria del paese di aggiornarsi dal punto di vista tecnologico? Stefano Ceci nel 2013 teorizzava un credito di imposta per la digitalizzazione delle imprese turistiche, che sarebbe diventato poi il decreto Art Bonus del 31 Maggio del 2014.

CONTESTO

Fra tutti i comparti del business, il turismo è stato uno dei primi settori ad essere profondamente impattato dalla rivoluzione digitale, al punto da diventare nel giro di pochissimi anni dalla diffusione di internet, il primo segmento di mercato per l’e-commerce mondiale.

Oggi, oltre l’80% dei viaggiatori usa il web e quasi il 30% il mobile per individuare, selezionare e acquistare un viaggio o un pernottamento. Anche in Italia, il turismo raccoglie la fetta più grande del fatturato di acquisti online, generando il 38% del giro d’affari dell’e-commerce del nostro Paese con 11,2 miliardi di € totalizzati nel 2012.

In tale contesto le PMI del turismo, a causa del digital divide che caratterizza per altro tutto il sistema italiano, scontano l’incapacità di programmare, sviluppare e gestire la promozione e commercializzazione online della loro offerta.

Occorre evidenziare che il sistema ricettivo italiano è caratterizzato, per circa il 70%, da imprese con meno di 30 camere. Tali strutture hanno in gran parte affidato la loro commercializzazione alle On Line Travel Agency (OTA) – Booking, Venere, Expedia, etc… – che a loro volta interagiscono con i Meta Search – Google Hotel Finder, Trivago, Tripadvisor, Kayak, etc… consegnando così in mani estere gran parte del proprio business.

Una stima fatta nel 2011 dal prof. Rodolfo Baggio dell’Università Bocconi, evidenzia che su 4 Miliardi di € di vendite di pernottamenti online, 2 Miliardi di € se ne vanno all’estero generando circa 300 milioni di € di profitti a favore delle OTA erodendo così il margine sempre più sofferente delle imprese italiane.

Tuttavia l’offerta di strumenti, sistemi, piattaforme e servizi digitali per migliorare le performance commerciali delle singole strutture non mancano ed il loro utilizzo cresce soprattutto nei paesi competitors dell’Italia che si stanno sempre più dotando di strumenti idonei a conquistare ulteriori quote di mercato.

PROPOSTA

Al fine di sostenere la competitività del sistema e per consentire all’Italia di riconquistare posizioni nel ranking mondiale del turismo si introduce il CREDITO DI IMPOSTA PER LA DIGITALIZZAZIONE AI FINI DELLA PROMO-COMMERCIALIZZAZIONE ONLINE a valere sugli investimenti degli esercizi ricettivi, indipendentemente dalla loro tipologia (tutte le tipologie ISTAT: “Alberghieri” e “Complementari” ad esclusione dei soli “Alloggi in Affitto”).

Tale CREDITO DI IMPOSTA viene introdotto nella misura del 50% degli investimenti annui fino ad un ammontare massimo di € 12.000,00 a favore degli esercizi ricettivi singoli o aggregati purché il saldo avvenga entro il 31/12 dell’anno relativo all’investimento.

Gli investimenti ammissibili che concorrono a comporre il CREDITO DI IMPOSTA sono i seguenti:

  • Acquisto di siti web 2.0 inclusa ottimizzazione per il sistema mobile.
  • Acquisto sistemi di booking engine per la vendita diretta dei servizi e pernottamenti.
  • Acquisto sistemi di channel manager per l’incremento e l’ottimizzazione delle opportunità di vendita dei servizi e pernottamenti.
  • Acquisto servizi di social media marketing per accrescere la presenza e l’uso dei social media.
  • Acquisto di APP per la promozione del territorio e la commercializzazione dei servizi turistici.
  • Spese per la progettazione e gestione di campagne pubblicitarie online incluso acquisti di spazi e banner pubblicitari.
  • Acquisto spazi e servizi di promozione e commercializzazione di servizi, pernottamenti e pacchetti turistici sui siti e le piattaforme web specializzate anche gestite da Tour Operator e Agenzie di Viaggio.
  • Acquisto di servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per l’utilizzo degli strumenti e per la conoscenza delle tecniche di promozione e commercializzazione online.

EFFETTI

La misura produrrebbe vantaggi in settori strategici per il rilancio economico del Paese: l’economia turistica e il digitale.

In particolare consentirebbe a 16.700 esercizi ricettivi (il 70% del totale Italia) di dotarsi di competenze e strumenti capaci di incrementare la vendita diretta a beneficio della redditività dell’impresa. Al fine di ottimizzare la misura sarebbe opportuno che l’Italia migliorasse, attraverso l’ENIT, l’attività del portale italia.it per la promozione e la commercializzazione dell’intero sistema Paese.

La misura genererebbe inoltre un effetto positivo nel settore delle imprese digitali che come è noto offre opportunità di lavoro soprattutto ai giovani generando occupazione specializzata. In particolare si stima un incremento del fatturato del comparto digitale di circa € 680.000.000,00

Infine per lo Stato la misura provocherebbe i seguenti effetti:

  • Miglioramento della competitività delle PMI dell’intero comparto turistico e riduzione del digital divide degli operatori turistici.
  • Aumento del gettito fiscale a seguito della crescita del reddito imponibile degli esercizi ricettivi dovuto all’incremento delle vendite dirette.
  • Aumento del gettito IVA e possibile incremento del gettito fiscale dovuto a maggiori ricavi del comparto digitale.
  • lncremento di occupazione in gran parte giovanile nel settore delle imprese digitali per effetto dell’aumento della domanda di servizi.
  • Riduzione del gettito fiscale nel settore degli esercizi ricettivi.

IMPATTO ECONOMICO PER LO STATO

  • Riduzione gettito fiscale (IRES, IRAP, IRPEF) per 101.300.000,00 € nel settore degli esercizi ricettivi.
  • Incremento dell’introito IVA per 143.500.000,00 € nel settore delle imprese digitali.

Calcolo impatto economico